Frequently Asked Question
1) Chi siamo?
Una società’ di professionisti per professionisti. Maggiori dettagli qui.
2) A cosa serve il test parodontale batterico?
Serve a conoscere il reale livello di igiene orale del paziente e ad identificare la presenza di batteri particolarmente aggressivi per il parodonto. Questi sono elementi fondamentali nella programmazione di qualsiasi terapia odontoiatrica, sia essa di prevenzione, conservativa, protesica, chirurgica ed ortodontica.
3) Perché eseguire il test genetico?
Poiche’ il 30% della popolazione adulta è affetta dalla malattia parodontale, ne consegue che il 30% dei bambini è potenzialmente candidato a svilupparla. Individuare questi soggetti nella popolazione permette di sottoporli a protocolli di prevenzione più stringenti rispetto ai non affetti.
4) La diagnosi di parodontite è effettuata dal clinico, quindi perché avvalersi di un esame di laboratorio?
Un test quali-quantitativo è in grado di identificare situazioni subcliniche (cioe’ prive di segni clinici ma con batteri patogeni presenti) e di attuare/verificare l’efficacia di terapie anche in situazioni non acute. Nelle patologie parodontali conclamate il test batterico misura l’entità del problema in maniera oggettiva e ne certifica la portata.
5) Perché sostenere i costi di un esame di laboratorio se l’obiettivo della terapia è principalmente quello di mantenere un alto livello di igiene orale?
Perché il test parodontale batterico, un po’ come un termometro, permette di verificare l’efficacia delle terapie (scaling, curettage, chirurgia, laser, antibiotici, gel e collutori).
6) Possono essere eseguite riabilitazioni protesiche, implantologiche, ortodontiche se il test batterico risulta positivo?
Anche se il cavo orale non è sterile, l’esecuzione di trattamenti complessi deve avvenire in condizioni di controllo della placca batterica. Quindi se il test batterico risulta positivo va rafforzata in prima istanza la terapia parodontale. Successivamente si ripete il test che, negativizzato, permetterà di procedere in sicurezza. Questo sarà utile a dimostrare come l’atto medico o chirurgico sia stato eseguito senza negligenza o imprudenza.
7) Nei contenziosi medico legali è rilevante?
Il test parodontale è un esame oggettivo (come le radiografie) e quindi documenta il caso in maniera sensibile e specifica. Se l’odontoiatra esegue la chirurgia in condizioni di carica batterica controllata e poi l’igiene domiciliare del paziente e’ insufficiente, ponendo a rischio il lavoro implanto-protesico, questo può essere documentato.
8) Chi deve eseguire il prelievo?
Le figure professionali più appropriate sono l’odontoiatra o l’igienista dentale che dispongono dei presidi più idonei per eseguire il test nelle migliori condizioni (assenza di contaminazione, illuminazione adeguata, strumentazione e manualità specifica) ma anche il medico di famiglia, il pediatra, o altri medici di qualsiasi specialità possono dirimere dubbi diagnostici grazie al LAB test.
9) Il paziente può utilizzare direttamente il kit ed eseguire un’autoanalisi?
E’ raccomandabile che il paziente faccia eseguire il test dall’odontoiatra o dall’igienista e da essi si faccia consigliare sull’appropriatezza dell’esame nel suo caso specifico. Tuttavia, se impossibilitato, potrà eseguirlo “in proprio” munendosi di guanti monouso e pinzette di medicazione sterili (disponibili su richiesta).
10) Se in famiglia c’è una storia di parodontite e molti familiari hanno perso precocemente i denti a causa della cosiddetta piorrea, come è possibile conoscere se gli altri parenti sono a rischio?
Eseguendo un LAB test genetico in cui vengono analizzati alcuni aspetti del genoma che, in base alle attuali conoscenze, correlano positivamente con la possibilità di sviluppare una patologia parodontale.
11) Esistono altri test sul mercato a costi più elevati, sono migliori?
No. Il costo del LAB test e’ contenuto poiche’ basato su tecnologia all’avanguardia che garantisce elevate prestazioni e bassi costi.
12) Perché altri test, per esempio come quello di gravidanza, costano meno?
Perché sono test auto-diagnostici (fatti dal paziente), non certificati, a risposta SI/NO (non sono quantitativi), valutano un singolo marker e sono basati sulla reazione antigene anticorpo mentre i LAB test sono basati sull’estrazione del DNA e l’amplificazione in PCR da parte di un laboratorio specializzato.
13) In tempi di crisi e di fronte ad una pubblicità del low cost odontoiatrico perché l’odontoiatra o l’igienista dovrebbero caricare il paziente di un costo aggiuntivo?
Non si tratta di un costo aggiuntivo ma di un “valore aggiunto”. Infatti il paziente percepisce che il professionista cerca la riprova dell’efficacia e dell’appropriatezza di una terapia nell’oggettività di un esame di laboratorio e questo aumenta la motivazione e la fidelizzazione del paziente.
14) Nei pazienti ortodontici quale test è più appropriato?
In tutti i pazienti giovani che non manifestano segni di patologia parodontale il test più indicato è il genetico. Negli adulti o nei giovani pazienti con igiene orale non ottimale il test batterico consente di calibrare il livello di igiene orale professionale allo “status” del paziente stesso.
15) Quale significato ha il test batterico nei diabetici, nei fumatori, nei pazienti sottoposti a terapia con bifosfonati, negli immunodepressi o in pazienti con patologie valvolari cardiache?
Sappiamo che questi soggetti hanno una maggior tendenza alla colonizzazione batterica, minori difese e maggiore difficoltà nella guarigione. Il LAB test permette di definire la carica batterica e, se necessario, normalizzarla prima di eventuali trattamenti complessi.
16) Il prelievo è complicato o doloroso?
Il prelievo è semplice ed assolutamente indolore. Si esegue appoggiando delicatamente un sottile cono di carta assorbente sterile (trattenuto da una pinzetta) nel solco gengivale, lasciando che assorba il fluido presente fino ad imbibirsi per almeno metà della sua lunghezza. Si ripete la procedura con almeno un altro cono (fino a 4 al max) nella stessa regione, se si ritiene che sia la più critica, oppure in un altro settore se si vuole avere un quadro generale della bocca nella sua interezza. I coni di carta vengono quindi inseriti (senza toccarli) nella provetta e questa in una busta in plastica su cui viene applicata l’etichetta adesiva (presente nella confezione) adeguatamente compilata.
17) Come spedire il campione a LAB srl?
Il tutto viene spedito alla sede operativa di LAB srl in una busta (possibilmente imbottita) con normale affrancatura (preferibilmente non raccomandata e non con corriere) allegando gli estremi del pagamento. La risposta verrà spedita via e-mail.
18) Come si interpretano i risultati?
19) Perché nel referto di LAB srl ci sono poche spiegazioni che potrebbero essere invece utili per interpretarlo?
Sarebbe semplice inserire nei referti spiegazioni e commenti ma i referti di laboratorio non sono certificati medici infatti:
A – I referti di laboratorio devono essere basati sulle sole misurazioni dei parametri indagati, per es. i test genetici devono valutare solo gli aplotipi selezionati e non le condizioni cliniche del paziente. Referti che mettono insieme nella valutazione dati di laboratorio e altri parametri clinici come fumo, diabete, gravidanza sono certificati di esclusiva pertinenza clinica, medica o odontoiatrica (counselling genetico).
B – I referti di laboratorio NON DEVONO e NON POSSONO dare indicazioni terapeutiche; sarebbe come se il laboratorio analisi dell’ospedale, a fronte dell’esecuzione di un test per valutare la colesterolemia, inviasse in automatico la dieta personalizzata per il paziente. Questo compete solo al curante.
20) Come si può valutare la qualità del laboratorio che esegue le analisi?
La produzione scientifica su riviste internazionali e’ il parametro per verificare la credibilità del prodotto e la serietà di un’azienda che investe in ricerca e sviluppo. Nella sezione “pubblicazioni scientifiche”, sono riportate le pubblicazioni prodotte dal team di LAB srl e non la letteratura in generale a dimostrazione dell’impegno e della competenza nel settore dell’azienda.
21) Analizzare più batteri è importante?
E’ stato calcolato che nel cavo orale esistono 25.000 specie batteriche diverse ed è tecnologicamente possibile analizzarle tutte ma questo sarebbe estremamente costoso ma poco utile dal puto di vista clinico. L’obiettivo di LAB srl è quello di fornire un test utile a costi contenuti. Il profilo batterico scelto è basato sul numero di specie batteriche NECESSARIO e SUFFICIENTE per fare una diagnostica molecolare appropriata allo stato delle attuali conoscenze.
22) Per il test genetico analizzare più marcatori è importante?
A tutt’oggi esistono solo pochi geni accettati a livello internazionale che correlano con la malattia parodontale cronica. I risultati sono condizionati da differenze genetiche fra diverse popolazioni. Poiché il LAB test genetico (firmato congiuntamente da un biologo ed un medico) certifica, quindi rende certo, solo ciò che è validato a livello internazionale (e questo non è il caso dell’interleukina 1 per es.) i geni indagati sono quelli significativi in base alle attuali conoscenze.
23) Prelievo "mirato" o "multi-sito"?
Nel prelievo “mirato” si campiona uno specifico elemento dentale od impianto mentre nel prelievo “multi-sito” si eseguono campionature nei 4 quadranti per avere una fotografia dello status batterico.
Il primo e’ indicato nei quadri infiammatori acuti, il secondo nella patologia cronica.
24) Antibiogramma (colture batteriche) o PCR?
L’antibiogramma e’ utile nella identificazione della sensibilità agli antibiotici ma 1) e’ legato ai sistemi colturali e pertanto ha il rischio di “perdere” alcune specie microbiche, 2) ha lunghi tempi di esecuzione, 3) costoso, 4) esistono terapie non antibiotiche (es laser).